Imma Battaglia 2015Imma Battaglia, all'anagrafe Immacolata Battaglia, è nata a Portici il 28 marzo 1960. È un'attivista e politica italiana, ma soprattutto è una dei leader del movimento LGBT in Italia. La sua storia è quella di una vita dedicata alla lotta per la tutela dei diritti della comunità gay e all'attivismo senza compromessi.

Laureatasi in Matematica all'Università Federico II di Napoli, si trasferisce a Roma, dove diventa membro del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, un'associazione nata nel 1984 che porta avanti i diritti civili della comunità omosessuale, diventandone anche presidente fino al 2000. Nel 1994 è tra le organizzatrici, insieme a Vladimir Luxuria, del primo Gay Pride nel nostro paese. Da presidente del Mario Mieli promosse l'ingresso dell'associazione nell'EPOA (European Pride Organisers Association) e nel 1996 avanzò la candidatura di Roma a ospitare il Gay pride mondiale del 2000. Quando la Capitale ottenne l'organizzazione dell'evento, Battaglia ne assunse il coordinamento; già nel 1999 era stata organizzatrice del Gay pride nazionale, che si tenne sempre a Roma.

Nel periodo precedente al World Pride, Imma Battaglia, insieme ai leader del movimento LGBT, si trovà al centro di una vivace polemica con il mondo politico italiano. L'allora presidente del Consiglio Giuliano Amato, riferendo in Parlamento sulla questione, dichiarò di ritenere «inopportuna» la manifestazione nell'anno del Giubileo ma di non potervisi «purtroppo» opporre perché «vi è una Costituzione che ci impone vincoli e costituisce diritti».  Le sue parole generarono reazioni contrastanti, oltre alle prevedibili reazioni politiche e associative per quel «purtroppo» che fu visto come una giustificazione di fronte alle gerarchie vaticane, anche Magistratura Democratica espresse stupore e indignazione, sottolineando l'importanza della Costituzione come fondamento della convivenza.

Francesco Rutelli, allora sindaco di Roma, ritirò il patrocinio dell'evento, ma Imma Battaglia, determinata, dichiarò pubblicamente la sua intenzione di manifestare comunque, con o senza autorizzazione.

Nonostante le controversie, il World Gay Pride si svolse regolarmente, con un'incredibile partecipazione che superò le previsioni, coinvolgendo anche una vasta quota di persone eterosessuali in segno di solidarietà. Tuttavia, l'evento non mancò di attirare l'attenzione della Chiesa cattolica, che lo condannò esplicitamente attraverso le parole del Papa Wojtyła.

Successivamente, a seguito di divergenze interne alle associazioni romane, Imma Battaglia lasciò il Circolo Mario Mieli e fondò l'APS Di' Gay Project, divenendone presidente. La sua decisione di avviare iniziative commerciali concorrenti al Mario Mieli, come il celebre Gay Village, provocò tensioni ulteriori. Tuttavia, il Gay Village divenne rapidamente un punto di riferimento per la comunità LGBTQ+ romana, ricevendo anche riconoscimenti come il Best Event Awards 2011.

Nel 2009 accetta la proposta dell'amico di vecchia data Nichi Vendola di candidarsi alle elezioni europee nelle liste di Sinistra e Libertà[21]. Ottiene 3.586 voti, ma il partito non raggiunge la soglia di sbarramento necessaria per accedere al Parlamento europeo. Nel 2013 è una delle candidate alle Elezioni Regionali del Lazio nella Lista Civica a sostegno della candidatura alla Presidenza di Nicola Zingaretti. Nello stesso anno si candida nelle liste di Sel alle elezioni comunali a Roma, venendo eletta consigliera.

Politicamente si è sempre dichiarata aperta al dialogo con tutte le forze politiche e contraria al pregiudiziale schieramento a sinistra del movimento gay, cosa che negli anni la porta a scontri diretti con ampia parte del movimento stesso. Polemiche suscitò la presenza al Gay Village nel 2009 di Gianni Alemanno, che partecipò alla serata conclusiva con la presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

Il 21 luglio 2012, un post di Battaglia sulla sua pagina facebook di apertura verso Pier Ferdinando Casini diviene oggetto di dure polemiche all'interno della comunità. Casini aveva precedentemente dichiarato: "Stabilire garanzie giuridiche per una coppia di conviventi anche dello stesso sesso è un fatto di civiltà ma i matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile". Imma Battaglia aveva commentato: «Accolgo l'apertura di Casini, nonostante la terminologia poco rispettosa. L'Italia deve superare con il pragmatismo le barriere ideologiche che la fanno restare in stallo sulle questioni più importanti. In particolare, sui diritti civili non possono valere le imposizioni, ma le convergenze e le larghe intese, affinché i diritti entrino a pieno titolo nell'agenda politica».

Nell'agosto del 2012, un articolo di Battaglia pubblicato sul Giornale intitolato «Le unioni civili? A noi gay non interessano» la rendono oggetto di attacchi da parte di numerosi esponenti del movimento LGBT italiano. Nell'articolo Battaglia sosteneva come la questione omosessuale fosse usata come uno «specchietto per le allodole» in un momento storico in cui le priorità della politica, per la crisi economica, erano in realtà altre. Il giorno dopo, con un nuovo articolo, Battaglia chiarisce che Non solo nozze; non solo unioni sarebbe stato un titolo più appropriato di quello scelto dal quotidiano, pur ribadendo le convinzioni espresse nell'articolo precedente.

Nel 2013, dopo aver sostenuto la candidatura di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali, è eletta consigliere comunale a Roma eletta nelle file di Sinistra Ecologia Libertà. In vista delle elezioni comunali di Roma dell’ottobre del 2021, in rappresentanza di Liberare Roma si candida alle primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato sindaco arrivando quarta con il 6,34% dei voti (2897 preferenze). 

Scrive inoltre per diverse testate, tra cui Il Giornale e la versione italiana di Huffington Post.
Imma Battaglia prende parte inoltre ad alcuni programmi televisivi di successo trasmessi da Mediaset. Nel 2017 compare nel reality show di Canale 5 L’isola dei famosi mentre nel 2020 partecipa al Grande Fratello VIP, sempre in onda sulla rete ammiraglia Mediaset. Imma Battaglia è anche CEO di Meware, una società di tecnologia dell’informazione, e svolge il ruolo di responsabile commerciale per un’azienda dello stesso campo.

Eva e Imma ph Azzurra Primavera 2Nella vita privata di Imma Battaglia ci sono due relazioni importanti. La prima è con l’attrice ed ex modella italiana Licia Nunez. Le due si lasciano dopo sette anni di relazione e hanno un confronto a proposito del loro rapporto durante una puntata del Grande Fratello VIP 2020. Nella discussione in diretta Licia ritiene che il motivo della loro rottura dipenda da un tradimento commesso dall’ex compagna. Immacolata Battaglia, d’altra parte, smentisce la versione dell’attrice ricordandole come la loro storia fosse morta già tempo prima del suo incontro con Eva Grimaldi, e che la storia con l’attrice veneta non sarebbe mai sbocciato se fosse stato ancora viva quella con Nunez. È proprio la Grimaldi il secondo grande amore della politica e attivista. Si incontrano nel 2010 tramite amici comuni, quando Eva si è lasciata da poco con l’ex marito Fabrizio Ambrosio: da allora non si separano più ma tengono la relazione nascosta per diversi anni. Bisogna infatti attendere il 2017, quando entrambe partecipando al reality show di Canale 5 L’isola dei famosi. In occasione del programma, infatti, Eva Grimaldi fa coming out e dichiara davanti le telecamere di amare da molti anni Imma Battaglia. Dopo essere uscite allo scoperto, Imma e Eva coronano il loro amore con il matrimonio celebrato il 19 maggio del 2019 da Monica Cirinnà, la prima firmataria della legge sulle unioni civili.